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Sono Michele Rondelli, sono nato (e questo è certo!) a Casteltermini, un posto senza ospedali e punti nascita, quindi levatrice e tutti dietro la porta con il fiato sospeso. Neanche il tempo dei primi vagiti e già mi trovo fasciato da un grembiule nero, soffocato da un fiocco azzurro a prendere bacchettate nelle mani da un maestro. Faccio il liceo con qualche turbolenza e mi ritrovo alle prese con una pantera! No, non sono domatore al circo, sono uno studente ipertricotico della facoltà di lettere di Palermo alle prese con l’occupazione. Mi laureo con lode (e questo è certo!) e comincio ad insegnare… da precario. Il periodo del tempo indeterminato fa di me un uomo indeterminato, non irresoluto ma precario, precario della vita e delle scelte. Divento professore di ruolo (e questo è certo!), nel frattempo sposo l’amore della mia vita e collaboro alla messa al mondo di due adorabili umani, una x e uno y.

Scrivo, arrivo in finale nel Mursia-RTL…

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