Vai al contenuto

Chiacchierata con Rosalino Granata in occasione di “Diverse maschere”

Presenta te stesso ai miei lettori

Buongiorno a tutti quanti, mi chiamo Rosalino Granata, sono nato ad Agrigento nel Luglio del ’72, ho vissuto sino a 23 anni a Casteltermini, paese a 40 km da Agrigento. Dopodiché mi sono trasferito a Torino e sono diventato, da quasi 28 anni, un torinese d’adozione, restando però legato alle mie radici e alle tradizioni siciliane. Nella vita svolgo la mansione di autista dei mezzi pubblici della città di Torino, mi piace scrivere ma soprattutto leggere. Ho già pubblicato sei libri, il primo si intitola “Mizzica, Torino!”, un diario sull’immigrazione degli anni ’90, scritto, se si può dire, alla Camilleri, usando delle coloriture dialettali. Successivamente volevo scrivere  qualcosa che riguardasse il mio lavoro, ho creato così un personaggio ad hoc, Guido, il mio alter ego, da questa idea è nato “Guido, il tranviere”. Questo romanzo parla una storia di amore tormenta dalla gelosia, non mancano però degli episodi divertenti che riguardano gli incontri del protagonista con i passeggeri. Al primo è seguito un secondo episodio di Guido, “Gli haiku e la sclerosi multipla”. Il titolo potrebbe far  pensare a una storia triste, ma non è così. Oltre a essere commuovente e con un lieto fine, trovate delle poesie (haiku) molto carine. Nella mia quarta produzione ho virato verso la poesia pubblicando una raccolta di haiku e haiga dal titolo “La voce colorata delle stagioni”, scritta a quattro mani con la mia amica poetessa Tiziana Calamera. Lei ha contribuito con poesie tradizionali, io con gli haiku che sono stati illustrati da una piccola artista, mia figlia Martina, giovane valente disegnatrice. Dopo questa parentesi di poesia sono tornato a Guido con il terzo episodio  “Guido, la società segreta e il bossing”. Nel romanzo il protagonista principale viene coinvolto in faccende che riguardano una società massonica, inoltre subirà il bossing sfrenato da parte di un suo superiore. Nel marzo di quest’anno (2023) è arrivato “Diverse maschere”, una raccolta di racconti scritta a quattro mani con l’amico, nonché collega, Antonio Bracone.

Guerra, mito, cibi siciliani, argomenti intimi, come nascono i racconti di Rosalino Granata, come nasce questa raccolta?

Sono stato sempre appassionato di storia e di mitologia greca. Quando andavo a scuola la storia era una delle mie materie preferite al pari della matematica e della fisica, insomma le materie scientifiche erano le mie preferite. Sembrerà strano per uno scrittore, ma è così. Gli episodi e le vicende più importanti dal Risorgimento italiano sino alla seconda guerra mondiale sono impresse nella mia mente, le ricordo tuttora. Purtroppo l’uomo ha la memoria corta e ci ricasca sempre nelle guerre… Inoltre amavo la mitologia classica, oltre ad averla studiata a scuola, l’Iliade, l’Odissea e la latina Eneide, le ho rilette qualche anno fa, e le opere di Omero e di Virgilio sono le mie preferite. Per quanto riguarda il cibo e le bevande siciliane, il loro sapore è unico e non paragonabile a quelli del nord e mi manca parecchio. I miei lavori hanno dei cenni autobiografici, come per la maggior parte degli scrittori. Questa raccolta di racconti “Diverse maschere” scritta a quattro mani col mio collega Antonio Bracone, nasce per caso. Avevo intenzione di pubblicare un libro tutto mio, ma sono stato contattato dal mio collega che aveva un lungo racconto inedito. Mi voleva regalare la sua opera affinché venisse pubblicata. Io gli dissi di farmela leggere e se mi fosse piaciuta, l’avrei pubblicata con i miei racconti, così è nata la nostra collaborazione. In “Diverse maschere” trovate il racconto “Natale in trincea”, terzo classificato al premio letterario Internazionale “18 maggio” organizzato dall’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate O.N.L.U.S. Un altro mio racconto è uscito sull’antologia del premio letterario “Io scrivo… tu mi leggerai?”, organizzato dalla PAV Edizioni. Grazie a questo lavoro ho conosciuto il mio nuovo editore con cui mi trovo bene e con il quale ho intenzione di continuare a pubblicare. Quando ho scritto questo racconto, ambientato nella seconda guerra mondiale, non sapevo che era stato girato un film dal titolo “Natale in trincea”, che descriveva la tregua provvisoria avvenuta durante la prima guerra mondiale. Questa storia mi è stata ispirata dalla lettura di un romanzo del quale purtroppo non ricordo più il titolo, nel quale i protagonisti principali sono un cavallo e il suo padrone, che dopo aver compiuto 18 anni, si arruola nell’esercito inglese per andare al fronte alla ricerca del suo cavallo, venduto di nascosto dal padre a un ufficiale inglese. Naturalmente il racconto è frutto della mia fantasia, ho provato a immaginare quello che potesse accadere durante il conflitto mondiale. Nell’antologia è inserito anche il racconto fantastico “Ulisse e la valle dei templi”, vincitore di una menzione speciale al premio letterario “Unicamilano 2018”. Un omaggio a Omero e alla mia Sicilia. Un altro racconto inserito è “I diversi”, pubblicato sull’antologia del premio letterario “Come non uccidere la lettura”. In questa opera affronto il tema dell’omofobia. “Diverse maschere” contiene anche il racconto “Mai più un derby”, pubblicato sull’antologia “Vendere cara la pelle” del premio letterario “Oceano di carta”. Il protagonista principale di questa opera è il mio alter ego Guido. Per finire ci sono due racconti a cui sono molto affezionato: “Le panelle”, scritto alla Camilleri, italiano misto al siciliano (molti termini sono in dialetto castelterminese), un omaggio al cibo siciliano… e il racconto “Il primo bacio“, una storia inventata e ambientata al mio paese. Chiude la raccolta di racconti “Diverse maschere” il lavoro del mio collega Antonio Bracone, “L’isola degli umani”, un racconto lungo su quello che potrebbe accadere nei prossimi anni.

Come è cambiato Rosalino Granata da “Mizzica Torino!” a oggi?

Da “Mizzica, Torino!” a oggi sono maturato. La mia scrittura è migliorata grazie alla lettura. Divoro libri su libri, di qualsiasi genere, tranne gli horror che non mi piacciono. Mi considero un autodidatta. Quando leggo un manoscritto mi piace scovare i refusi e gli errori grammaticali, mi aiuta a crescere… Inoltre ho già fatto quattro corsi di scrittura, editing e lettura presso la libreria “Il Cammello” di Nichelino (TO), faccio parte anche del circolo degli autori. Abbiamo avuto come docenti lo scrittore giallista Massimo Tallone, Cecilia Ventigeno e altri. Insomma tra i corsi di scrittura e la lettura di romanzi penso di aver raggiunto  buoni risultati, ma c’è ancora da migliorare. Comunque se non leggessi non potrei scrivere.

Parlami della tua passione per gli haiku

Fin da piccolo ho scritto delle poesie poi pian piano questa passione è finita nell’oblio, fino a quando, circa sette anni fa, grazie alla lettura di un libro del grande scrittore e poeta Pietro Tartamella sono venuto a conoscenza dello haiku – la poesia breve nata in Giappone nel XVII secolo -. La mia passione per la poesia si è risvegliata, ho così cominciato a comporre i miei primi haiku. Negli ultimi tre anni con sette haiku mi sono classificato al quarto posto al premio letterario “Verba Volant – Scripta Manent 2020″. Con altri haiku ho vinto più di venti tra menzioni speciali e attestati con pubblicazioni su altrettante antologie di diversi premi letterari. Attualmente ho scritto più di 320 haiku, prossimamente vorrei pubblicare una raccolta con 100 poesie. La maggior parte degli haiku li compongo mentre lavoro. Controllo i versi e le sillabe con la mente e poi li trascrivo sulla mia agendina tra una fermata e l’altra del pullman. Mi piace concludere questa parentesi sulla poesia con questa frase: la poesia rende liberi e migliora la vita.

A che punto è il nuovo romanzo con protagonista Guido il tranviere?

Il mio settimo libro, il quinto romanzo e l’ultimo episodio di “Guido, il tranviere”, l’ho finito di scrivere circa tre anni fa. Ho intenzione di pubblicarlo a marzo del 2024 con la PAV Edizioni. Una delle prime presentazioni sarà fatta presso il salone internazionale del libro di Torino 2024. Non posso rivelare il titolo, ma posso dire che il genere è lo stesso del romanzo “Guido, la Società Segreta e il Bossing”, però a mio parere è più intrigante. Cari lettori, non mi resta altro che augurvi una buona lettura!

seguici anche su:

1 commento su “Chiacchierata con Rosalino Granata in occasione di “Diverse maschere””

  1. Mi intrighi. Anche io leggo molto e se trovo un autore che mi regala emozioni, sono portata a leggere tutto quello pubblicato.
    Mi sono appuntata i tuoi titoli e spero mi facciano compagnia nelle prossime vacanze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial