Su Instagram, il social più diffuso tra i giovani, il limite massimo di caratteri per la descrizione ed i commenti è di 2200. Non è un limite terribile come quello di Twitter, 140 caratteri, ma è pur sempre un limite del quale si deve tenere conto. Non ho ancora detto niente eppure ho “consumato” già 350 caratteri! Proviamo a produrre dei testi a lunghezza ridotta, ma che risultino completi, sviluppando in modo compiuto un argomento.
Un testo breve ha i suoi vantaggi:
riduce l’ansia della pagina bianca;
è una buona esercitazione in vista di testi più lunghi;
pretende essenzialità, evitando le ripetizioni;
basandosi su un’idea non deve collegare più idee;
risulta originale ed efficace grazie alla sua brevità.
Il post su Instagram è normalmente preceduto da un’immagine, che ne rappresenta l’argomento. Osservando l’immagine ti verranno in mente molte idee, annotale tutte! Delimita in modo preciso l’argomento e scegli un’idea centrale, rendila esplicita nel testo, riassumila in una frase chiave: la frase che contiene l’idea centrale. (Siamo a metà dello spazio di 2200 caratteri). Riproponi l’idea centrale tutte le volte che sarà necessario, esplicitandone una nuova sfumatura ogni volta, eviterai le ripetizioni.
All’immagine che hai postato seguono solo poche parole visibili, il resto sono inabissate dietro i … (3 punti) ed emergono solo se li clicchi; usale per la frase chiave, che deve catturare il lettore e imprimersi nella sua memoria.
La frase chiave inoltre deve contenere l’argomento, essere immediatamente collegabile all’immagine, esprimere l’idea centrale, spingere il lettore a proseguire nella lettura. Più breve è il testo e più le parole sono importanti: devono essere appropriate, precise e coerenti; il lessico non deve essere generico, ma neanche troppo ricercato. Dobbiamo tenere conto della brevità del testo e del mezzo di pubblicazione: Instagram.
Chi apre un social, lo fa per svagarsi o curiosare. Il tempo di lettura breve stimola la curiosità e non scoraggia il lettore (2122 caratteri!).